
Martedì 14 maggio alle 20.45 al Circolo del Cinema Laboratorio28 in via montesanto 28 a Cagliari, si proietta e si discute il film “L’albero di Antonia” di Marleen Gorris (Olanda Belgio Gran Bretagna 1995, 93′).
L’ingresso è libero con la tessera 2019 del circolo, il cui costo è di 2,50 euro per precari* disoccupat* student* under30; 5 euro la quota ordinaria; 10 euro per chi volesse sostenerci anche nelle attività.
L’albero di Antonia è l’albero genealogico di una comunità familiare che cresce, libera e lontana dagli stereotipi, attorno ad una donna, Antonia, tornata nel villaggio natio con la figlia Danielle dopo la guerra. In una genealogia tutta al femminile, al ritmo delle stagioni e nel susseguirsi degli anni, nasce prima Thérèse, figlia di Danielle, poi Sarah, figlia di Thérèse, la nipotina a cui Antonia consegna, prima di morire, la memoria e l’eredità ideale della propria vita.
Nella vita gretta e provinciale del villaggio, in cui il silenzio delle donne passava inosservato, coperto com’era dalla voce dura e arrogante degli uomini, la comunità di donne e uomini a cui Antonia dà vita, improntata alla realizzazione dei propri desideri profondi, è rivoluzionaria: Danielle diventa madre in modo consapevole e libero, scegliendo un uomo che la metta incinta e sparisca, per poi innamorarsi felicemente di una donna e dedicarsi all’arte; Thérèse sceglie la ricerca scientifica e la musica, che porta avanti in modo conflittuale con le convenzioni e l’ottusità delle istituzioni scolastiche e universitarie; Sarah costruirà, altrettanto liberamente, il proprio futuro. La comunità che vive insieme a questa “discendenza naturale” è costituita da chi cerca la propria dignità, libertà e padronanza di sé senza conformarsi alle regole del villaggio: Willem Lo Scemo e DeeDee, Letta e il prete spretato, Ditostorto.
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